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Il 74,91% dei conti degli investitori retail perde denaro quando scambia CFD con questo fornitore.

MIB Index
MIB Index

Cos'è l'indice FTSE MIB?

L’FTSE MIB è il principale indice del mercato azionario italiano e comprende le 40 più grandi società quotate sulla Borsa Italiana. L'indice è gestito dal FTSE Group e i titoli che lo compongono spaziano in vari settori.

In questo articolo parleremo dell'indice (FTSE MIB), della sua storia e del paniere di azioni che lo rappresentano. Inoltre, illustreremo i fattori che ne influenzano l'andamento e come investirci in modo efficace.

Gli indici FTSE

L'indice MIB è di proprietà dalla FTSE International Limited, uno dei principali gestori di indici finanziari. Si tratta di una società che gestisce oltre 250.000 indici in 80 paesi, il cui indice più famoso è senza ombra di dubbio l’FTSE 100, l'indice principale della London Stock Exchange nel Regno Unito. Per quanto riguarda il mercato italiano, FTSE pubblica ben 13 indici finanziari differenti.

Milan, Italy installation inside

FTSE MIB

L’FTSE MIB è l'indice più importante del mercato azionario italiano e il suo valore dipende dai titoli quotati sulla Borsa Italiana. Nel corso del 2004 ha sostituito il MIB 30 ed è composto da un paniere di titoli che comprende le 40 società a più alta capitalizzazione e con maggiore liquidità del mercato italiano. La Borsa Italiana, come anche l’FTSE Group, è di proprietà della London Stock Exchange.

L’FTSE MIB è l'indice italiano più seguito sul mercato azionario ed è considerato un ottimo benchmark per quantificare il potenziale valore degli investimenti nel paese. Un numero elevatissimo di derivati e fondi segue la performance dell'indice.

La definizione di FTSE MIB

Guardando al nome dell’indice: MIB sta per “Milano Indice di Borsa”, mentre FTSE indica il fatto che è di proprietà di FTSE Group. Altri nomi comuni sono FTSE MIB 40, IT40 e Italy 40.

La storia dell’FTSE MIB

I principali indici italiani hanno subito vari cambiamenti nel corso degli ultimi decenni. Il primo indice di rilievo venne introdotto nel 1992 e si chiamava COMIT 30. Quando la gestione dell'indice passò alla Borsa Italiana, cambiò nome, diventando il MIB 30.

Nel 2004, insieme al passaggio in gestione a Standard and Poor's, il paniere di titoli sottostanti venne aumentato, passando da 30 a 40 società. Contestualmente venne ribattezzato Indice MIB.

Infine, nel 2007, la London Stock Exchange comprò Borsa Italiana e nel 2009 l’indice passò in gestione a FTSE Group; così, il nome divenne quello che conosciamo oggi: FTSE MIB.

Cos'è l'indice FTSE MIB?

L’indice FTSE MIB è composto da un paniere di titoli che comprende solo le società quotate nei mercati MTA o MIV della Borsa Italiana. Si tratta di un indice basato sulla capitalizzazione di mercato che considera anche il flottante e la liquidità del titolo.

Come viene calcolato l'indice FTSE MIB?

Il FTSE Italia Index Policy Committee rivede l'indice ogni trimestre e considera solo quella parte di capitalizzazione della società che costituisce il flottante. Questo significa che tutte le azioni non liberamente scambiabili sul mercato secondario sono escluse dal calcolo della capitalizzazione di mercato per rientrare nell’indice.

Inoltre, il peso di ogni singola società componente non può superare il 15% dell'indice; se il peso di qualsiasi società dovesse superare il 15%, l'indice verrebbe corretto alla revisione trimestrale successiva.

La composizione del FTSE MIB

La seguente tabella elenca tutte le società che compongono l'indice ad Octobre 2021 e il loro peso.

Source: FTSE Russell

Le 5 più grandi società del FTSE MIB

Ognuna delle seguenti 5 società costituisce da sola tra il 15% e il 3% dell'intero indice. Sono i titoli da seguire se si intende fare trading sull'indice.

Enel Spa, con un valore di mercato di ben 63 miliardi di euro, è di gran lunga la più grande società italiana quotata in termini di capitalizzazione di mercato. Si tratta di un fornitore di elettricità e gas attivo a livello mondiale. La società progetta, costruisce e gestisce impianti di produzione e griglie di distribuzione dell'energia in Europa e nelle Americhe. Inoltre è attiva anche nel settore del gas naturale, nella desalinizzazione e nelle infrastrutture portuali.

Genoa, Italy

Eni S.p.A. è la seconda più grande società italiana per capitalizzazione di mercato (31 miliardi di euro) ed è attiva nel settore petrolchimico e del gas in ben 79 paesi. Integra tutti i vari passaggi che costituiscono la creazione del valore nel settore, dall’esplorazione fino alla distribuzione. Come società energetica, è al sesto posto a livello mondiale, dopo giganti quali Exxon, Shell e BP. Almeno un terzo delle azioni della società sono controllate indirettamente dal governo italiano.

Intesa Sanpaolo S.p.A. è il più grande gruppo bancario italiano e la terza società per grandezza nell'indice. Dopo la fusione tra Banca Intesa e Sanpaolo IMI, è nato un gruppo attivo contemporaneamente nei settori bancario, assicurativo e asset management. Vanta oltre 3.000 filiali in Italia, a cui si aggiungono le 1.000 sparse tra Europa dell'Est, Medio Oriente e Africa.

Ferrari NV è probabilmente la più nota società all'interno del paniere che compone il FTSE MIB. Con un valore di mercato di ben 35 miliardi di euro, sarebbe in realtà al secondo posto nell'indice, ma si piazza quarta per la quota ridotta disponibile nel flottante. Oltre alle auto sportive di lusso, la società guadagna dando in licenza il proprio marchio e con un parco a tema ad Abu Dhabi.

Abu Dhabi, United Arab Emirates

Assicurazioni Generali SpA è la più grande società assicurativa italiana e la terza nel mondo. Generali opera principalmente in Italia e nell'Europa dell'Est.

L'indice è abbastanza diversificato. Le prime 5 società ammontano al 44% del valore totale dell'indice, mentre, se si considerano le prime 10, si arriva al 65%.

L'andamento del valore del FTSE MIB

Grafico settimanale dal 2006 al 2020 del FTSE MIB (fonte dell'immagine: Tradingview.com)
Grafico settimanale dal 2006 al 2020 del FTSE MIB

Fin dai primi anni dalla sua nascita, l'indice ha registrato ampie oscillazioni di prezzo. Negli anni '90, alcune delle società che componevano l'indice appartenevano al settore tecnologico e mediatico e sono state duramente colpite dalla bolla delle Dot-com. Nel marzo del 2000, l'indice registrava un valore superiore a 52.000, il massimo che abbia mai raggiunto, mentre dopo lo scoppio della bolla perse oltre il 50%.

Negli anni seguenti l'indice si era ripreso quasi completamente, prima di essere colpito dalla crisi finanziaria globale del 2007-2008, dove perse circa il 70%. Negli anni successivi, l’FTSE MIB si è attestato a valori tra i 12.000 e i 24.000, subendo l’influenza di vari fattori economici che ne hanno limitato la crescita.

Una delle ragioni principali per cui l'indice non ha mai raggiunto i livelli degli anni novanta e primi duemila è che le società caratterizzate da una forte crescita negli ultimi decenni giocano un ruolo marginale nell'indice. Tuttavia, continua a registrare forti oscillazioni seguendo i trend di medio periodo.

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I fattori che influenzano il valore dell'indice

L’FTSE MIB si differenzia rispetto agli indici di mercato di altri paesi perché le società che hanno visto una forte crescita nell'ultimo periodo non sono incluse al suo interno. Oltre il 30% dell'indice è composto da società finanziarie, a cui si aggiunge un 25% di società che offrono servizi pubblici. L'alta componente finanziaria dell'indice comporta una forte sensibilità ai tassi d'interesse, mentre l'esposizione nel settore dei servizi pubblici lo rende abbastanza difensivo e meno volatile di altri.

Le società legate ai settori dei beni voluttuari e di quelli tecnologici, che sono quelli più in crescita, valgono solo il 13% e il 6% dell'indice. Ciò comporta un’esposizione minore al variare della spesa al consumo rispetto agli indici di altri paesi.

Le società energetiche pesano per il 10%, un valore alto se paragonato ad altri indici simili, comportando una sensibilità verso il costo dell'energia. Inoltre, le due società automobilistiche, Ferrari e FCA, mostrano una certa esposizione al mercato globale delle auto.

Concludendo, in linea generale, se si guarda ad altri indici simili, l’FTSE MIB è sensibilmente meno esposto all'economia globale e più incentrato su quella locale.

Gli altri indici FTSE italiani

Anche se l’FTSE MIB è il più noto tra gli indici FTSE italiani, ci sono ben altri 12 indici. All-Share e All-share capped includono tutte le società quotate. Mid e Small-Cap si concentrano su società più piccole. Gli altri indici si concentrano su alcuni settori come bancario e beni al consumo.

Fare trading sull’FTSE MIB

Come abbiamo detto, l’FTSE MIB è un indice unico perché non è esposto come gli altri alla crescita globale. Tuttavia, rimane sensibile ai tassi d'interesse e al costo dell'energia ed è influenzato dalla situazione economica europea e dall'attività della Banca Centrale Europea. Per queste ragioni, può offrire opportunità di trading davvero particolari.

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Vantaggi e svantaggi del trading su FTSE MIB

Vantaggi del trading su FTSE MIB

  • L'indice FTSE MIB può offrire delle opportunità che mancano agli altri indici.
  • È un ottimo indice per fare trading sulle politiche della BCE e sui tassi d'interesse.
  • L'indice FTSE MIB può essere utilizzato nel value trading e come hedging.

Svantaggi del trading su FTSE MIB

  • L’FTSE MIB tende ad avere una performance peggiore rispetto ad altri indici sul lungo periodo, il che lo rende più adatto a orizzonti temporali incentrati sul breve, medio periodo.

Fare trading con i CFD sull’FTSE MIB

Un indice è di per sé non negoziabile, in quanto è solo il frutto di un calcolo che si basa sui prezzi delle azioni componenti. Tuttavia, è possibile fare trading sull'indice tramite exchange traded fund (ETF), future e contratti per differenza (CFD).

Gli ETF si adattano meglio agli investitori di lungo periodo in quanto, normalmente, non presentano leva. I future sono adatti al trading più attivo, ma richiedono un conto con molti fondi. Invece i CFD sono adatti a tutti i trader, indipendentemente dalla loro disponibilità economica.

Come funziona il trading con CFD?

I CDF sono strumenti derivati che permettono di aprire posizioni sia in acquisto sia in vendita sfruttando la leva. I CFD sono disponibili per qualsiasi tipo di strumento con sufficiente liquidità, quali indici, azioni, valute, criptovalute e materie prime; offrono maggiore flessibilità rispetto ad altri strumenti derivati.

Inoltre, è possibile cominciare a fare trading d i CFD anche con pochissimo denaro e, tramite piattaforme online come Libertex, è possibile avere tutte le proprie posizioni in varie classi di strumenti in un solo posto.

I CFD sono negoziati in marginazione, quindi, in apertura della posizione, deve essere depositata solo una piccola percentuale del valore nominale dell’operazione. Non solo: con i CFD è più facile fare trading al ribasso (vendere) rispetto ad altri strumenti.

Vantaggi e svantaggi del trading su FTSE MIB con CFD

Come qualsiasi altro tipo di trading, anche il trading con CFD sull’FTSE MIB presenta dei vantaggi e degli svantaggi.

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Vantaggi

Per cominciare a fare trading sull’FTSE MIB con i CFD bastano soli 100 € sul conto.

  • I CFD permettono di ottenere potenziali profitti sia quando l'indice sale, sia quando scende.
  • I CFD permettono di effettuare operazioni di piccola entità rispetto ad altri strumenti, come i future, che necessitano di volumi minimi importanti.
  • I CFD sono adatti alle posizioni sia in acquisto (long) sia in vendita (short). Infatti è possibile aprire una posizione in acquisto su un indice e una in vendita su un altro, permettendo al trader di ottenere un potenziale profitto dalla differenza di performance tra i due indici.

Svantaggi

  • Come qualsiasi altro strumento, a volte anche il CFD sull’indice FTSE MIB può rivelarsi imprevedibile.
  • Ci sono periodi in cui l’FTSE MIB presenta scarse opportunità.

Si tenga presente che il trading di CFD con leva può essere rischioso e può portare alla perdita di tutto il capitale investito

Strategie di trading per FTSE MIB

La maggior parte dei trader passa anni ad affinare la propria strategia. Ecco alcune delle più popolari strategie per fare trading sull’FTSE MIB con i CFD.

Il FTSE MIB è indicato per strategie di trading con i CFD di breve e medio periodo.

La strategia long/short

I CFD sull’FTSE MIB possono essere sfruttati insieme ai CFD su altri indici (DAX o UK100) per creare una strategia long/short. Alcuni indici sono più sensibili alla crescita dell'economia, mentre l’FTSE MIB è più sensibile ai tassi d'interesse. Il trader aprirà una posizione long (in acquisto) e una posizione short (in vendita) su due indici differenti basandosi sulle previsioni riguardo alla crescita e ai tassi d'interesse. Si tratta di una strategia con bassa esposizione al mercato, che permette di cogliere potenziali opportunità dalle oscillazioni dovute alla crescita globale e al variare degli indicatori economici.

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News trading

L’FTSE MIB è un indice sensibile alle decisioni della BCE e ai tassi d'interesse. I CFD possono essere utilizzati per fare trading quando viene rilasciato un nuovo dato economico o quando i tassi d'interesse variano considerevolmente.

Trend following

L'indice FTSE MIB spesso si consolida in trend di breve e medio periodo. Che il trend sia in rialzo o in ribasso, i CFD sono degli ottimi strumenti per cogliere potenziali profitti.

Conclusioni

L’FTSE MIB è un indice azionario chiave sul mercato europeo ed è uno dei migliori indici su cui investire durante la sessione di trading europea e per tutti coloro che seguono l'economia dell'unione.

Libertex offre trading con CFD sull'indice e un conto demo gratuito senza rischi per chiunque voglia cominciare a fare trading. Il conto demo permette di sfruttare la piattaforma di trading e imparare a negoziare sull'indice FTSE MIB, senza rischi e senza costi.

Come se non bastasse, Libertex è un broker e una piattaforma di trading che offre molti altri CFD su azioni, materie prime, indici, ETF e criptovalute con leva fino a 100. Il tutto circondato da svariati strumenti all’avanguardia al servizio del trader e tutorial gratuiti di formazione.

Si tenga presente che il trading di CFD con leva può essere rischioso e può portare alla perdita di tutto il capitale investito.

Domande frequenti

Cos'è l'indice FTSE MIB?

L’FTSE MIB è un indice che raccoglie le azioni Blue Chip quotate sul mercato italiano.

Cosa influenza l’FTSE MIB?

L'indice risponde ai tassi d'interesse e ai principali indicatori economici italiani ed europei.

Come investire sull’FTSE MIB?

Per gli investitori orientati sul lungo periodo, gli ETF sono un'ottima opzione, anche se l'indice è più adatto al trading con i CFD.

Come conviene fare trading sull’FTSE MIB?

L’FTSE MIB è un ottimo indice su cui fare trading e la maggior parte dei trader usa i CFD.

Quanto è importante l’FTSE MIB per un trader?

Si tratta di uno dei principali indici a livello europeo ed è molto sensibile all'economia dell'unione.

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