È stato un anno di alti e bassi per Bitcoin: la moneta digitale originale ha ripetutamente cercato di riprendere quota, senza però raggiungere il massimo di 73.096 dollari stabilito nel marzo di quest'anno. Proprio di recente, abbiamo assistito a un rialzo del 12 per cento con una successiva correzione del 3-4 per cento, a dimostrazione di come Bitcoin sia trascinato da più forze al momento. Detto ciò, BTC è ancora in rialzo di oltre il 50% da inizio anno nonostante il trading ampiamente laterale che prevale dal secondo trimestre. Con un mercato rialzista durato 22 mesi, la criptovaluta si trova a un bivio di fronte a una grande incertezza e un cambiamento della politica monetaria e dello scenario normativo. Se BTC riuscirà a raggiungere il tanto atteso obiettivo dei 100.000 dollari o se scenderà sotto i 60.000 dollari dipenderà da numerosi fattori.
I due fattori principali sono del tutto indipendenti dalle forze naturali del mercato: le imminenti elezioni presidenziali americane tra Kamala Harris e Donald Trump e la svolta della Federal Reserve verso una politica monetaria più accomodante dopo un lungo periodo di stretta monetaria. I trader e gli investitori di tutto il mondo osserveranno attentamente per vedere come si svilupperanno queste due situazioni nel mese chiave di novembre per trovare indizi sulla traiettoria delle criptovalute nel 2025.
Make Bitcoin great again
Sta per iniziare una delle elezioni presidenziali più controverse e contestate della storia degli Stati Uniti: il candidato repubblicano Donald Trump si prepara a confrontarsi con la scelta del Partito Democratico, Kamala Harris, il 5 novembre. Come per la maggior parte delle questioni, i due pretendenti differiscono enormemente in merito alla loro posizione sulle criptovalute. Donald Trump ha corteggiato attivamente la comunità durante la sua campagna, promettendo di "garantire a ogni americano il diritto all'autocustodia dei propri asset digitali e a essere liberi dalla sorveglianza e dal controllo del governo". Si è anche impegnato a rendere gli Stati Uniti "la capitale cripto del pianeta" e a rendere BTC la "superpotenza del mondo". Con proposte politiche che includono la creazione di una riserva governativa di Bitcoin e il divieto per la Fed di emettere la propria valuta digitale, è chiaro come le dichiarazioni di Trump su un forte rialzo del Bitcoin sotto la sua presidenza potrebbero facilmente realizzarsi.
Mentre Trump è come suo solito intransigente e loquace sulla questione della criptovaluta, il silenzio della Harris è assordante. Il suo predecessore era un chiaro nemico del settore, presiedendo numerosi procedimenti giudiziari della SEC di exchange di criptovalute, tra cui casi di alto profilo contro Binance e Coinbase. Il desiderio dei democratici di una regolamentazione più completa degli asset digitali e delle imposte sulle plusvalenze sui loro profitti è ben noto, il che significa che una vittoria di Harris probabilmente avrà quantomeno un impatto negativo a breve termine su BTC. Al contrario, una vittoria di Trump dovrebbe incoraggiare i rialzisti del Bitcoin.
I tagli della Fed inaspriscono il mercato
La Federal Reserve statunitense è tornata in modo drastico a una politica più accomodante con un deciso intervento che ha visto un "doppio taglio" di 50 punti base dopo due anni di tassi di interesse superiori al 5%. Questo taglio da parte del regolatore ha davvero dato il tono all’attuale ciclo di politica monetaria e ha portato a una rinascita degli asset più rischiosi, con BTC che ha realizzato guadagni a due cifre nei giorni successivi alla decisione. Nonostante da allora ne abbia perso e riguadagnato una parte, Bitcoin è ancora in rialzo di oltre il 6% sul grafico mensile. Con la prossima riunione del FOMC prevista per il 6-7 novembre – appena un giorno dopo le controverse elezioni presidenziali americane – molti analisti si aspettano un altro taglio da parte dell’ente regolatore.
Infatti, lo strumento FedWatch del CME stima che le probabilità di un altro taglio di 25 punti base siano superiori al 90%. Combinato con il giusto risultato nella notte delle elezioni, questo potrebbe rappresentare un enorme vantaggio per Bitcoin e potrebbe persino innescare il prossimo grande movimento al rialzo. Gli alti funzionari della Fed hanno dichiarato che i tempi e l’entità del prossimo taglio dei tassi saranno dettati principalmente dai nuovi dati economici incentrati su occupazione e inflazione; l’autorità di regolamentazione che dovrebbe ricevere l’ultimo rapporto entro il 1° novembre. La banca centrale statunitense solitamente non si lascia turbare dal raffreddamento marginale ciclico del mercato del lavoro, e con l’inflazione a un soffio dall’obiettivo del 2%, potrebbero essere in programma tagli dei tassi anche più consistenti. Questi non solo fungerebbero da fattore catalizzante fondamentale per l’economia; sarebbero una manna dal cielo per l’ecosistema delle criptovalute nel suo complesso, Bitcoin incluso.
Fai trading su Bitcoin e altri CFD con Libertex
Con Libertex, è possibile effettuare operazioni in CFD long o short, con o senza leva, su oltre 100 coppie di valute digitali, tra cui Bitcoin (BTC), Bitcoin Cash, e altri asset sottostanti come Grayscale Bitcoin Trust. Per maggiori informazioni o per aprire un conto oggi stesso, visita il sito www.libertex.com/signup