Skip to main content

Avvertenza sul rischio: I CFD sono strumenti complessi e presentano l'elevato rischio di perdere denaro rapidamente per via della leva. Il 78% dei conti degli investitori retail perde denaro quando scambia CFD con questo fornitore. Dovresti valutare se sei in possesso delle conoscenze sul funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di affrontare l'elevato rischio di perdere i tuoi soldi. Clicca qui per leggere la nostra Informativa sul Rischio completa.

Il 78% dei conti degli investitori retail perde denaro quando scambia CFD con questo fornitore.

Renault SA

Renault è una società automobilistica francese. La sua sede si trova nella città di Boulogne-Billancourt alla periferia di Parigi. I veicoli Renault sono attualmente venduti in oltre 100 paesi in tutto il mondo ed è la casa automobilistica europea numero 3 in termini di volumi di vendita. Oltre al suo marchio di punta, la società produce anche veicoli dei marchi Dacia, Renault Samsung Motors (Corea del Sud), Alpine e Lada (Russia).

Rating

Nel marzo 2019, Moody ha rivisto il suo rating in stabile. Nel febbraio 2019, l'agenzia di rating S&P Global Ratings ha declassato il rating di Renault da stabile a negativo, confermando i suoi rating di credito a lungo e breve termine rispettivamente a “BBB” e “A-2”.

Renault S.A. Azioni

Il prezzo delle azioni Renault ha raggiunto il livello psicologico dei 100€ a metà 2015. Quindi, nel 2018, questo livello chiave è stato nuovamente testato e il prezzo è sceso al suo minimo pari a 50€ per azione. Attualmente, il prezzo sta ripercorrendo i suoi movimenti storici, dando ai nuovi investitori il tempo di pensare alla prossima ondata di crescita.  

Ricavi della società

Nel 2018, la società ha venduto circa 3,9 milioni di veicoli, con un fatturato di 57,4 miliardi di euro.

La casa automobilistica francese Renault S.A. ha registrato un margine di profitto netto del 3,9% nel 2018, che era inferiore del 4,7% rispetto al 2017. Questo calo è dovuto alle fluttuazioni del mercato valutario, all'aumento delle spese e  al rincaro dei prezzi delle materie prime, il cui effetto combinato ha superato i benefici derivanti dal costo della gestione delle ristrutturazioni e dalle iniziative positive volte alla riduzione dei prezzi.