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Il 74,91% dei conti degli investitori retail perde denaro quando scambia CFD con questo fornitore.

Market Volatility
Market Volatility

Come usare la volatilità del mercato a proprio vantaggio

Non importa in quale mercato si decide di investire, sicuramente si avrà a che fare con la volatilità. La volatilità è un elemento fondamentale dei mercati finanziari. L'errore più comune dei principianti e pensare che la volatilità appaia e poi scompaia.

La volatilità è sempre presente. È l'entità della volatilità che può determinare il successo o meno di un investimento. Vediamo come usare la volatilità dei prezzi a proprio favore.

Cos'è la volatilità?

In parole povere la volatilità rappresenta quanto varia il prezzo di uno strumento in un determinato periodo di tempo. La volatilità viene utilizzata per determinare le variazioni sul mercato e per capire se uno strumento sia più o meno rischioso. Viene calcolata tramite la deviazione standard e può essere di varia entità. Generalmente è classificata come bassa, media o alta. Più alta è la volatilità più uno strumento finanziario è rischioso.

La volatilità viene utilizzata per determinare le variazioni sul mercato e per capire se uno strumento sia più o meno rischioso.

Sono molti gli esempi di mercati e categorie di strumenti che vengono normalmente legati a una certa entità in termini di volatilità. Ad esempio, il mercato del petrolio è considerato molto volatile, mentre quello dell'argento è caratterizzato da una bassa volatilità. Nel Forex il dollaro australiano e quello neozelandese sono considerati strumenti ad alta volatilità. Tuttavia la volatilità varia nel tempo.

Il mercato azionario è soggetto in linea generale a forti variazioni e la volatilità varia a seconda dell'azione che si negozia. Ad esempio, le azioni Microsoft sono caratterizzate da una volatilità media perché è un'azienda blue chip. Mentre un'azione di una società poco conosciuta sul mercato tende a essere molto volatile.

È importante ricordarsi che anche se uno strumento può essere normalmente considerato rischioso, la sua volatilità può variare nel tempo.

Tipologie di volatilità

Anche se esiste una definizione canonica di volatilità, esistono anche varie tipologie di volatilità.

Volatilità storica

Si tratta della volatilità stimata sullo storico dei prezzi dello strumento. Per calcolarla bisogna calcolare la deviazione standard partendo dal prezzo medio in un determinato periodo. Si possono utilizzare sia i prezzi di chiusura che altri tipi di prezzo e l'intervallo temporale varia normalmente tra i 10 e i 180 giorni.

La volatilità storica si basa sui prezzi passati.

Se il prezzo di un'azione ha una volatilità media del 20% negli ultimi 100 giorni ma del 30% negli ultimi 10, la volatilità è aumentata.

Quando la volatilità storica cresce è più probabile che il prezzo dello strumento si allontani dallo standard. Quindi c'è probabilmente qualcosa che ha colpito il mercato di riferimento o che lo colpirà presto. Al contrario, se la volatilità storica è decrescete, il mercato tenderà a rimanere più stabile.

Volatilità implicita

Al contrario della volatilità storica, la volatilità implicita guarda al futuro. Si tratta di un valore molto utilizzato nel trading sulle opzioni. Per calcolare la volatilità implicita non si usano i dati storici, ma si guarda al potenziale dell'opzione sul mercato.

Per fare ciò, ci si basa su domanda e offerta: se si riscontra un sensibile cambiamento è probabile che si verificheranno dei cambiamenti nei prezzi degli strumenti (spesso azioni). Il premio pagato per l'opzione è indice dell'entità di tale variazione. Quando c'è un forte squilibrio tra domanda e offerta, allora il premio salirà, mentre calerà se vicino all'equilibrio.

La volatilità implicita non serve a predire come varierà il prezzo dello strumento ma da un'indicazione di come sarà la volatilità in futuro.

I trader possono combinare i segnali dati dalla volatilità implicita e storica per determinare se uno strumento e sopravvalutato o meno. Se le volatilità tendono a corrispondere, allora lo strumento è prezzato correttamente. Se invece c'è uno scostamento allora lo strumento è sopravvalutato o sottovalutato.

Volatilità intraday

Tra i due tipi principali di volatilità ne troviamo un altro: la volatilità intraday. Il nome già suggerisce di cosa si tratta.

La volatilità intraday rappresenta le fluttuazioni dello strumento tra il prezzo di apertura e di chiusura di un determinato giorno.

Per calcolarla bisogna partire dalla variazione del giorno precedente cioè la differenza tra il massimo e il minimo del giorno. Poi, a seconda della volatilità registrata, si decide quale sai una percentuale adeguata per l'apertura di una posizione, molti dicono 70%.

Facciamo un esempio. Assumiamo che lo strumento abbia oscillato tra 6.5 € e 7.5 € nel giorno precedente. La variazione è quindi pari a 1 € o 100 centesimi. Se si vuole aprire una posizione in acquisto bisogna aspettare che il prezzo sia 70 centesimi sopra il prezzo di apertura; se invece si vuole aprire una posizione in vendita, si aspetterà che sia sceso di 70 centesimi rispetto all’apertura.

Come calcolare la volatilità

I metodi di calcolo principali sono due. La varianza e la deviazione standard, tra loro collegati. La deviazione standard è infatti la radice quadrata della varianza. Vediamo insieme come:

  1. Immaginiamo di voler misurare la volatilità negli ultimi 10 giorni. Si prendono i prezzi di chiusura degli ultimi 10 giorni (meglio servirsi di un foglio di calcolo per semplificare i passaggi).
  2. Si fa la media dei prezzi sommandoli e poi dividendoli per il numero di osservazioni (10). Ad esempio se i prezzi vanno da 10 € a 100 € crescendo di 10 in 10 (10 €, 20 €...), allora la somma è 550 € e dividendola per 10 si ottiene una media pari a 55 €.
  3. Poi si procede con il calcolo della deviazione standard. A ogni osservazione si sottrae la media, ad esempio 100-55=45 €, 90-55=35 € ecc.
  4. Poi si fa il quadrato dei risultati ottenuti, così da rimuovere anche i numeri negativi.
  5. Poi si sommano i quadrati ottenuti; nel nostro esempio si ottiene 825.
  6. Si divide il valore per il numero di osservazioni (10); nel nostro caso risulta 82,5 €.
  7. Ultimo passo per ottenere la deviazione standard è mettere sotto a radice quadrata il valore ottenuto. La radice quadrata di 82,5 € è circa 28,7 €. 28,7 è la nostra deviazione standard, cioè quanto il prezzo si allontana mediamente dalla media.

Cosa influenza la volatilità?

La volatilità è sempre presente sul mercato e per questo è importante prevederla. È molto più facile prevedere se ci sarà volatilità che calcolarne il valore. Una volatilità alta si presenta quando molte candele decise in una direzione si susseguono. Perché succede questo? Perché un evento ha influenzato l'andamento dello strumento o lo farà.

Se si ha esperienza suoi mercati finanziari si sa quali sono i fattori principali che influenzano i prezzi, ma vediamoli comunque assieme.

Notizie

Non ha importanza il mercato, le notizie sono sempre in grado di creare forti cambiamenti. Esistono notizie prevedibili e altre imprevedibili. Ad esempio, se si sa che ci sarà un'elezione presidenziale ci si può aspettare che la volatilità sarà alta prima e dopo che i risultati verranno pubblicati.

Esistono notizie prevedibili e altre imprevedibili. Tutte le notizie comportano variazioni sul mercato.

Un esempio di notizia imprevedibile può essere il crollo dei prezzi del petrolio quando Russia e Arabia Saudita non sono riuscite a trovare un accordo sul taglio della produzione. Nell’ultimo caso i prezzi dei future WTI sul petrolio sono crollati al punto da diventare per la prima volta nella storia negativi.

Eventi economici

Eventi microeconomici e macroeconomici possono influenzare i prezzi e sono prevedibili. Quindi si può prevedere l'entità della volatilità che ne consegue. Si tratta del rilascio di dati che mostrano la forza dell'economia da parte di alcuni Paesi o da parte di un’industria o settore. Tali eventi sono tutti presenti nel calendario economico.

Gli eventi economici sono prevedibili e presenti sul calendario economico.

Tuttavia non tutti i dati economici presenti sul calendario possono comportare un aumento della volatilità. Tutti gli eventi in calendario sono classificati tra poco importanti, importanti o molto importanti, e questi ultimi sono quelli che comportano le variazioni maggiori.

Sono due i momenti in cui si riscontra una volatilità alta sul mercato. Il primo è appena prima del rilascio della notizia. Ogni evento economico ha una previsione fatta dagli analisti, e se s'è una grande differenza tra il dato precedente e la previsione, lo strumento andrà incontro a grandi variazioni ore prima della pubblicazione del dato.

Il secondo momento è quando viene pubblicato il dato. Se c'è una grande differenza tra le previsioni e il dato la volatilità schizzerà alle stelle. L'effetto di questa volatilità si esaurisce tra 30 minuti e due ore dopo la pubblicazione del dato effettivo, quindi i trader possono aspettarsi una riduzione di volatilità due ore dopo il momento di picco.

Mancanza d'interesse

Abbiamo parlato di ampie variazioni di mercato, ma anche la bassa volatilità è importante. Una volatilità bassa si presenta quando i trader e gli investitori non vogliono investire il proprio denaro in uno strumento. Che sia per una vacanza, per il rischio legato allo strumento o perché è poco popolare.

Volatilità: pro e contro

Nonostante sembri che la volatilità abbia un potenziale negativo sul profitto di una posizione, ha anche i suoi vantaggi. Vediamoli insieme.

Vantaggi

Svantaggi

Alta volatilità, elevati profitti potenziali. Ricordiamo ancora una volta la regola fondamentale: più alto il rischio più alti sono i potenziali profitti. Un'alta volatilità comporta movimenti repentini sul mercato.

Alto rischio. Un'alta volatilità può portare a perdere del denaro dato che è difficile prevedere come cambierà il mercato. Tuttavia, se si fa trading con un broker affidabile, le perdite saranno limitate.

Libertex offre la possibilità di stabilire una margin call che ti avvisa quando il valore della tua posizione si avvicina a un limite che non può essere superato per mantenere i propri fondi. Inoltre, il broker chiude la posizione per impedire al trader di arrivare a un saldo di conto negativo.

Mercato interessante. Nessuno sceglie di fare trading per sedersi e aspettare una vita prima che il prezzo vari anche di poco. L'obiettivo è un altro.

Solo i movimenti significativi di prezzo comportano profitti considerevoli e operazioni interessanti.

Bassa volatilità, bassi profitti. Dato che la volatilità non è solo alta ma può essere anche bassa, si tratta di un segnale che i trader non sono interessati allo strumento.

Quindi, sarà difficile ottenere profitti significativi facendo trading con strumenti caratterizzati da bassa volatilità.

 

Difficile da prevedere. Anche se ci sono dei fattori che possono aiutare a prevedere l'entità della volatilità sul mercato, non è assolutamente un compito facile.

La mancanza di strumenti efficaci per prevedere la volatilità è uno scoglio per molti investitori.

Perché la volatilità è importante per investitori e trader

L'entità della volatilità è cruciale per trader e investitori dato che i profitti dipendono dalla capacità di prevedere come varierà il mercato. Una volatilità alta rende le variazioni più significative, e quindi più rischiosa la previsione.

Volatilità e liquidità sono collegate, una bassa liquidità aumenta il rischio di volatilità alta.

La volatilità è legata alla liquidità. Ogni trader e investitore sa che la liquidità sul mercato cala durante i periodi di vacanza ed è sempre bassa nei mercati esotici. Una liquidità bassa porta spesso a una volatilità alta, dato che non ci sono abbastanza partecipanti al mercato per calmierare le variazioni repentine.

Gli indicatori di volatilità

Abbiamo parlato molto di volatilità e dei suoi effetti sul mercato, ma non abbiamo ancora elencato quali sono gli indicatori che aiutano a identificarla.

Le bande di Bollinger

Le bande di Bollinger sono un indicatore standard disponibile su quasi tutte le piattaforme, inclusa MetaTrader. L'indicatore è composto da tre linee con quella centrale che rappresenta la media mobile semplice basata sulle 20 osservazioni precedenti mentre le due esterne rappresentano una deviazione da quella centrale.

Il valore standard per la media mobile centrale è di 20, ma è possibile modificarlo e adattarlo alla propria strategia di trading. Consigliamo di usare tra le 13 e le 24 osservazioni. Le linee che deviano da quella centrale dovrebbero avere dalle 2 alle 5 osservazioni in più e in meno.

Si tratta di un indicatore che denota quanto sia significativa la deviazione dal prezzo medio. La distanza tra le linee è un ottimo indicatore dell'entità della volatilità: più sono vicine, minore è la volatilità; più si distanziano, maggiore è la volatilità. Dai un'occhiata a questo esempio.

Chart-example Bollinger Bands

Average True Range (ATR)

A differenza delle bande di Bollinger, l'ATR è in una finestra al di sotto del grafico e mostra la media mobile della variazione corretta dei prezzi nell'unità di tempo. La variazione corretta ("true range") è il valore maggiore tra: il valore assoluto del massimo corrente meno quello precedente; il valore assoluto del minimo attuale meno quello precedente; e il massimo meno il minimo attuale.

L'indicatore consiste in un'unica linea. Per determinare se la volatilità del mercato è alta serve una linea di confronto. Tuttavia l'indicatore non la traccia automaticamente. Va tracciata mentalmente o usando la media mobile a 100 osservazioni tracciata sulla finestra dell'indicatore. Se l'ATR è al di sopra di questa linea, allora la volatilità del mercato è alta, se è al di sotto, è bassa.

Chart - example Average True Range (ATR)

ADX

L'indicatore ADX è usato principalmente per determinare la forza del trend. Quando l'indicatore scende sotto i 25 significa che non c'è un trend e quindi il mercato è in una fase di consolidamento. Nella fase di consolidamento la volatilità è bassa.

Chart - example ADX

La volatilità nei vari mercati

Anche se la volatilità è presente su tutti i mercati, varia leggermente a seconda del mercato.

Volatilità sul mercato azionario

Sia se si investe direttamente in azioni sia se si fa trading con CFD azionari, la volatilità del mercato influenza la strategia da utilizzare. Come abbiamo già detto, i fattori che influenzano la volatilità sono abbastanza uniformi nei vari mercati. Nel trading azionario bisogna considerare le notizie del mercato e gli eventi economici che influenzano la società, il settore e l'economia in generale.

Per determinare l'entità della volatilità si possono usare gli stessi indicatori del Forex. A questi aggiungiamo un indicatore specifico: il CBOE Volatility Index o VIX. Questo indice è stato lanciato dalla Chicago Stock Exchange nel 1993. Mostra la volatilità del mercato basandosi sul prezzo che un investitore è disposto a pagare per un'azione delle società presenti nell'indice S&P 500.

Mercato delle materie prime

All'inizio dell'articolo abbiamo parlato dell'argento e del petrolio. Il mercato del petrolio è tra i più volatili mentre l'argento è tra i più stabili. Dato che sono pochi i dati economici rilasciati sul mercato delle commodity, salvo quelli legati al petrolio, solo le notizie e l'andamento globale dei mercati influenzano questo mercato.

La volatilità nel Forex

Ci sono due tipi di trader: quelli che evitano la volatilità e quelli che la usano a proprio vantaggio per ottenere potenziali risultati veloci. Ogni evento economico o notizia genera volatilità che attrae investitori di ogni tipo. Tutti i trader che cercano guadagni rapidi fanno trading intorno agli eventi economici cercando di prevedere come varierà il mercato.

La volatilità è alta in attesa di eventi economici e politici, ma varia sensibilmente a seconda del dato. Ad esempio, se si decide di sfruttare la comunicazione del dato sulla crescita del GDP Canadese, è difficile che questo dato superi di molto le aspettative. Invece se si decide di fare trading sulle decisioni e riunioni dell'OPEC, difficilmente si riuscirà a prevedere cosa succederà.

Dato che il risultato di molti eventi è estremamente difficile da prevedere è necessario scegliere solo quelli di cui si è in grado di prevedere il risultato.

Si può entrare nel mercato prima dell'evento seguendo le previsioni degli analisi o fare trading poco prima dell’uscita del dato cavalcando l'ondata di volatilità. Tuttavia, bisogna chiudere la posizione quando il dato viene rilasciato o si rischia di perdere il proprio denaro. Se si vuole fare trading dopo il rilascio dei dati è necessario aprire una posizione entro i primi 5-10 minuti.

Coloro che non amano il rischio è meglio se scelgono mercati meno volatili. Nel Forex le principali valute come dollaro statunitense, euro, yen giapponese e franco svizzero sono caratterizzate da un’alta liquidità e da una bassa volatilità.

Per evitare anche questa bassa volatilità basta controllare il calendario economico e la data di uscita delle notizie. Quando c'è un evento economico o politico o il rilascio di un dato importante, basterà chiudere tutte le posizioni aperte due ore prima del rilascio, per poi riaprirle due ore dopo l'evento.

Dritte per il trading nei mercati volatili

Se si vuole fare trading nei periodi di volatilità del mercato ecco alcune cose da tenere a mente:

  1. Scegliere la volatilità adatta alla propria strategia. Innanzitutto bisogna decidere se si vuole accettare il rischio che comporta l'alta volatilità o se si vuole evitarla.
  2. Scegliere un indicatore in linea con la propria strategia. È fondamentale sfruttare tutti gli aiuti possibili, come gli indicatori, per determinare l'entità della volatilità. Abbiamo illustrato tre degli indicatori più utilizzati per identificare il livello di volatilità.
  3. Creare una strategia. Non esiste una strategia perfetta per sfruttare la volatilità. Se vuoi fare trading nei periodi di alta volatilità, tieni sottomano il calendario economico e delle notizie dove potrai identificare i periodi di più alta volatilità. Se invece preferisci evitarla, unisci al calendario gli indicatori che ti avviseranno quando la volatilità eccede quella stabilita dalla tua strategia.

Conclusioni

La volatilità è parte integrante del mercato. Per avere successo negli investimenti e nel trading bisogna conoscere i fattori che determinano l'entità della volatilità. Una volatilità alta non è per forza negativa come molti pensano, perché può anche accelerare i potenziali profitti. Inoltre, se si fa trading con un buon broker, si è tutelati su molti fronti. Ad esempio Libertex fornisce ai proprio utenti un servizio di margin call che li avvisa se raggiungono il proprio budget limite.

Infine, anche una bassa volatilità non è sempre desiderabile, perché può limitare fortemente i guadagni. Il conto demo di Libertex, che ha le stesse funzionalità del conto reale, può essere utilizzato per fare pratica e per stabilire quale sia la volatilità adatta alla propria strategia.

Si prega di notare che il trading di CFD con leva può essere rischioso e può portare alla perdita di tutto il capitale investito

Rispondiamo ad alcune delle domande più frequenti sull'argomento.

Domande frequenti

Cosa significa volatilità?

La volatilità quantifica l'entità delle variazioni di prezzo di uno strumento. Da un'idea della forza con cui il mercato si muove.

La volatilità è positiva o negativa?

Dipende dalla propria strategia. In genere un'alta volatilità aumenta i rischi e riduce la probabilità di prevedere il mercato. Allo stesso tempo però aumenta i potenziali guadagni.

Cosa si intende per alta volatilità?

Un mercato caratterizzato da volatilità alta vede i prezzi salire e scendere in modo rilevante in poco tempo. Sul grafico è facilmente riconoscibile dalle lunghe candele giapponesi.

Cosa causa la volatilità?

La volatilità è sempre presente. Si registra una volatilità alta in occasione di eventi importanti come dati economici o il rilascio di notizie particolari. Tutto quello che può portare a un aumento o una diminuzione dei fondi sul mercato genera volatilità. Si riscontra invece una bassa volatilità su quei mercati caratterizzati da poco interesse da parte degli investitori.

Come viene utilizzata la volatilità nel trading?

Per avere successo in una operazione il trader deve essere consapevole dell'entità della volatilità. Una volatilità alta è considerata un fattore di rischio e molti preferiscono evitarla, quindi non fanno trading in prossimità del rilascio di notizie o dati economici. Altri invece amano il rischio perché gli permette di ottenere profitti in modo più rapido e quindi usano l'alta volatilità a proprio vantaggio.

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