Mon, 04/10/2023 - 07:30
Il crollo del Bitcoin nel 2022 è stato spettacolare quasi quanto la sua ascesa un anno prima. Dopo aver triplicato il suo valore fino a raggiungere un massimo di 64.440$ nel novembre 2021, è scivolato gradualmente fino a un minimo locale di 16.450$ dodici mesi dopo. Durante la seconda serie di fallimenti e scandali vari, FTX è probabilmente il più importante, molti opinionisti si sono affrettati a considerare le criptovalute come un semplice asset speculativo. E non parliamo poi delle altcoin!
A distanza di soli sei mesi, sembra che molti abbiano cambiato idea. Dai minimi del novembre 2022, Bitcoin ha guadagnato quasi l'80% e ha raggiunto quota $30.000 al momento della scrittura di questo articolo (11/04/2023). Ma non è solo BTC ad aver avuto un solido Q1. Anche Solana è salita di oltre il 100%, mentre Dogecoin ed Ethereum sono riusciti a guadagnare circa il 50% nello stesso periodo. Allora, cosa sta facendo uscire i rialzisti dal loro nascondiglio? E cosa potrebbe riservare il futuro agli asset digitali e ai loro investitori?
Istituzionalizzazione
Forse il più grande cambiamento nel mercato delle valute digitali è stata l'adozione attiva da parte degli investitori istituzionali. In passato le criptovalute erano considerate una classe di asset intrinsecamente volatile e non correlata che non trovava posto nei portafogli seri, ma tutto questo è cambiato negli ultimi 24-36 mesi. Nel 2020, gli afflussi istituzionali annuali verso le criptovalute si attestavano su un rispettabile valore di 6,8 miliardi di dollari, ma solo un anno dopo sono aumentati del 36% raggiungendo il valore senza precedenti di 9,3 miliardi di dollari. Anche dopo la grande riduzione di investimenti avvenuta nel 2022, il totale degli asset di criptovalute gestiti dagli istituti si aggira ancora intorno ai 30 miliardi di dollari. Un recente studio di Fidelity Capital ha dimostrato che quasi l'80% dei fondi di investimento è "interessato" alle criptovalute, ma di questi solo 12% ha hanno detenuto asset digitali per due anni o più.
La regolamentazione è un fattore di restrizione importante per le istituzioni più conservatrici e, con il rapporto di PwC Crypto Regulation che afferma che la maggior parte delle autorità di regolamentazione globali ha adottato schemi di regolamentazione per la negoziazione di asset digitali o è in procinto di farlo, si prevede che questa barriera cadrà nel 2023. Infatti, i dati mostrano che il denaro da parte degli istituzionali di Bitcoin è aumentato dopo oltre un anno di grandi deflussi . L'afflusso di 2,5 milioni di dollari di BTC della scorsa settimana potrebbe sembrare modesto, ma potrebbe essere il punto di svolta che segnala lo sviluppo di un mercato rialzista.
La propensione al rischio rimane
Sulla scia della politica aggressiva della Fed per combattere l'inflazione, gli asset di rischio sono scesi in modo significativo e gli investitori si sono spostati verso l'oro e il dollaro USA. Tuttavia, i recenti crolli di SVB e Signature, così come l'acquisizione del Credit Suisse in difficoltà, hanno costretto l'autorità di regolamentazione statunitense a frenare il suo programma di inasprimento monetario. Ora, le criptovalute potrebbero essere un mercato difficile da definire, ma se c'è uno schema chiaro che è stato identificato sin dall'inizio del mercato, un decennio fa, è che gli asset digitali non hanno un buon rendimento in uno scenario di riduzione del rischio. Ma l'interesse per le principali monete come Bitcoin, Solana ed Ethereum è più che una semplice speculazione. Dopo l'arrivo di seri capitali istituzionali, il Bitcoin e l'Ethereum sono ora realmente considerati come depositi di valore e, con i prezzi ai minimi pluriennali, ha avuto senso iniziare a comprare all'inizio del 2023. Dietro la performance superiore di Solana, però, c'è un altro fattore. La velocità delle transazioni, l'immensa scalabilità e l'interoperabilità ne hanno fatto un investimento interessante in vista dell'imminente rivoluzione del metaverso. Naturalmente, è questa atmosfera più favorevole al rischio che ha facilitato l'attività degli investitori. La possibilità di assistere alla nascita di un vero e proprio mercato toro dipenderà in larga misura dal mantenimento di questo sentimento per un periodo di tempo ragionevole.
Volatilità dei fondamentali
Come ogni classe di asset, anche le criptovalute sono fortemente influenzate dai fondamentali. Il clima delle notizie sulle criptovalute è stato a dir poco contrastante. Questo probabilmente spiega i cicli di rally-correzione a cui abbiamo assistito dalla fine del 2022. Una delle maggiori fonti di volatilità di quest'anno è stata la decisione della Commodity Futures Trading Commission (CFTC) di denunciare Binance per violazione della legge. Sebbene il prezzo del BTC abbia reagito scendendo al di sotto dei 28.000$, si è presto ripreso per tornare al di sopra dei 29.000$ nel giro di poche ore. Mentre alcuni vedono un caso come questo come un fattore negativo, altri lo considerano un passo nella giusta direzione per quanto riguarda la regolamentazione e, quindi, la mancanza di una risposta chiara e uniforme alla notizia.
Oltre a Bitcoin, un altro grande sviluppo nella criptosfera è arrivato da Elon Musk, il nuovo proprietario di Twitter. L'amministratore delegato di Tesla e SpaceX ha commosso i mercati cambiando l'emblematico logo dell'uccello di Twitter con l'iconico cane Doge Shiba Inu. Come ci si poteva aspettare, Dogecoin ha risposto positivamente, guadagnando il 25% nel giro di un solo giorno. Musk è da tempo un sostenitore di Dogecoin e tra i fan della moneta canina si è sviluppato un vero e proprio culto. Questa mossa potrebbe essere un indizio criptico che Dogecoin potrebbe diventare la valuta digitale ufficiale di Twitter? Se così fosse, questo sarebbe ovviamente molto positivo per le prospettive a lungo termine della memecoin.
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