Wed, 01/24/2024 - 10:19
Beh, ci è voluto molto tempo, ma l'approvazione della prima serie di ETF spot su BTC è finalmente arrivata. Tutto ha avuto inizio nel 2013, quando i gemelli Winkelvoss hanno presentato la prima richiesta per un prodotto simile al SEC, richiesta respinta sommariamente. Poi, nel 2021, è stata raggiunta una pietra miliare quando hanno finalmente ricevuto il via libera gli ETF basati su prodotti future del Bitcoin. Si è quindi arrivati a mercoledì scorso (10/01/2024), quando la procedura di richiesta per gli ETF spot, durata quasi un anno, è finalmente giunta a un esito positivo. Come molti avevano previsto, il ragionamento alla base del lungo periodo di revisione del SEC sembra essere quello di garantire che non fosse concesso alcun vantaggio indebito a un singolo emittente. Tutte le 11 richieste sono state approvate contemporaneamente dall'autorità di regolamentazione, incluse quelle di grandi società di investimento come Ark21, VanEck, iShares, Blackrock, WisdomTree e Grayscale.
Da quando gli scambi sono ufficialmente iniziati, questi strumenti appena approvati sono stati inondati di denaro. Al quarto giorno di trading (17/01), gli afflussi totali cumulativi per tutti gli 11 ETF avevano già superato la soglia degli 11 miliardi di dollari. Naturalmente, gran parte di tutto ciò è stato controbilanciato dai deflussi di capitale dai prodotti alla base dei future, ma abbiamo comunque osservato afflussi netti per oltre 1 miliardo di dollari. E molti analisti ritengono questa sia solo la punta dell'iceberg. Edul Patel, CEO e cofondatore di Mudrex, per esempio, prevede che questa cifra supererà i 5 miliardi di dollari nei prossimi tre mesi. Tuttavia, l'andamento dei prezzi di BTC è stato piuttosto stagnante nei giorni immediatamente precedenti e successivi a questa storica decisione. Quindi, cosa possono aspettarsi gli investitori in Bitcoin per il resto del 2024 e quali saranno i più importanti fattori da tenere d'occhio nel 2024?
La metà più grande
Al di là dell'approvazione degli ETF spot, gli sviluppi più attesi nel settore del Bitcoin nel corso del 2024 riguardano l'imminente halving (previsto per aprile-maggio). Ora, il fenomeno dell'halving – quando il premio per blocco per i miner viene ridotto del 50% – si verifica una volta ogni quattro anni e storicamente ha portato a forti aumenti dei prezzi per il BTC. Dopotutto, è la limitata offerta di 21 milioni di monete ciò che rende il BTC una valida alternativa all'oro, così le difficoltà crescenti e i premi nominali più bassi per i miner sono inevitabili, mano a mano che il numero di monete rimanenti diminuisce. Ma i miner vanno avanti imperterriti. Perché? Beh, anche se la ricompensa nominale per blocco verrà dimezzata da 6,25 a 3,25 BTC, la maggiore scarsità dovrebbe col tempo aumentare il valore del Bitcoin almeno del doppio.
Faremmo bene a ricordare che il BTC ha effettivamente guadagnato oltre il 105% nell'ultimo anno in un contesto globale in cui normalmente gli asset a rischio elevato avrebbero dovuto soffrire. Questo dà credito all'opinione comune secondo la quale gli halving sono prezzati ben prima della data effettiva del dimezzamento. Detto questo, finora il Bitcoin ha goduto di cicli rialzisti per diversi mesi dopo ogni halving. Ad esempio, sei mesi dopo il secondo halving della rete, nel 2016, il BTC ha superato la soglia dei 1.000 $ per la prima volta. Un rally simile è accaduto nel 2020, quando la criptovaluta OG ha stabilito un nuovo massimo di tutti i tempi. CoinShares si aspetta che l'incremento iniziale di nuove monete sia seguito da un "esodo dei miner" e prevede che, dopo l'halving, il "costo medio di produzione per moneta" si normalizzi a poco meno di 38.000 $. Questo suggerirebbe che qualsiasi calo significativo al di sotto del supporto chiave dei 40.000 $ difficilmente andrà molto oltre.
Diventare un'istituzione
Un altro importante fattore, non solo per la crescita futura di Bitcoin ma anche per la sua stabilità come veicolo di investimento a lungo termine, sarà la sua più ampia adozione da parte degli investitori istituzionali. Diffidenti della sua volatilità intrinseca e delle oscillazioni imprevedibili dei prezzi, inizialmente molti fondi di investimento e istituzioni finanziarie hanno evitato BTC e criptovalute in generale. Ma tutto questo è cambiato negli ultimi anni. Lo scorso anno, ad esempio, il Bitcoin ha registrato 1 miliardo di dollari in afflussi netti dagli investitori istituzionali e questa cifra dovrebbe aumentare nel 2024. L'approvazione dell'ETF spot è, ovviamente, un catalizzatore importante a tal fine; Mathew McDermott di Goldman Sachs afferma che questo "amplierebbe e approfondirebbe la liquidità nel mercato", attirando investitori istituzionali tradizionalmente diffidenti rispetto alle criptovalute, come fondi pensione e compagnie di assicurazione.
Gli Stati Uniti non sono l'unico posto in cui vediamo incoraggiare iniziative a livello normativo suscettibili di attrarre un maggior numero di investitori istituzionali. Altre iniziative a livello mondiale, come la legislazione UE MiCA, i progressi normativi a Singapore, Hong Kong e Giappone e il Digital Securities Sandbox del Regno Unito sono tutti considerati dai professionisti degli investimenti come significativi passi avanti. Nel frattempo, Bitfinex ha suggerito che dei tagli dei tassi di interesse anticipati da parte della Fed nel 2024 potrebbero incoraggiare la propensione al rischio negli investitori istituzionali, anche per il Bitcoin. Come sostengono gli analisti dell'azienda, "Una riduzione del tasso potrebbe rendere più attraenti gli asset a rischio elevato come il Bitcoin per gli investitori istituzionali alla ricerca di rendimenti più elevati in un ambiente di tassi di interesse in calo". Tutti questi fattori suggerirebbero un buon anno in vista per Bitcoin. Dovessero convergere tutti nello stesso momento, potrebbero innescare un altro ciclo rialzista come quello del 2021-2022.
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